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Eh ri-buongiorno a tutti!!! 😀

Siamo oggi qui riuniti per ultimare il nostro percorso che riguarda i metodi per trasferire il nostro bozzetto o la nostra stampa con un bel disegno su tela. L’ultimo metodo è uno dei più antichi… si tratta della famosissima carta carbone!

Prima però… un breve riepilogo delle puntate precedenti!!! 😀

Cosa è la carta carbone?

La carta carbone non è altro che un foglio molto sottile di pellicola che, da un lato, ha applicato un velo di carbone appunto. Questo metodo dovrebbe essere conosciutissimo perchè, quando si è molto piccoli, alle elementari soprattutto, fanno iniziare così i bambini a disegnar (brutto errore).

Cos’è la carta di grafite?

La carta grafite è esattamente la stessa cosa della carta carbone ma, al contrario della precedente, trasferisce il disegno in modo più pulito perchè, al posto del velo di carbone, ha un velo di grafite che è la stessa composizione delle comuni matite. Il carbone, infatti, tende a sporcare un po’ e si deve stare molto attenti quando lo si usa. La carta grafite invece, proprio per la sua composizione, ha bisogno di meno accortezze.

Come si trasferisce un disegno su tela con la carta carbone o con la carta di grafite?

Come nelle migliori infanzie 😀 Basta apporre la carta carbone sulla tela dal lato del carbone e, su questo, dal lato del foglio di carta non trasferibile si mette il disegno da ricalcare. Eh si, dopo che passerete con una matita a punta dura, o una penna, tutti i contorni del disegno che volete trasferire su tela, avrete un vero e proprio ricalco dell’originale su cui potete lavorare tranquillamente.

Ultime accortezze per trasferire il disegno su tela:

Ricordatevi di fissare, magari con dello scotch di carta, sia il foglio di carta carbone, sia il foglio del disegno da ricalcare, in modo da non avere risultati astratti alla Kandinskj 😀 e ricordate, inoltre, di utilizzare la carta grafite se avete timore di sporcare eccessivamente la tela! SBIZZARRITEVI!!!

Un abbraccio!

Ci vediamo al prossimo appuntamento con il Tutorial di come dipingere pop art… Passeremo al COLORE! 😀

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Come vi avevo accennato nella prima pillola, in cui illustravo più che un metodo una dote, nella seconda pillola, dove illustravo un metodo matematico, e nella terza pillola, dove saper giocare con ago e filo vi sarà utilissimo… Continuiamo a vedere come poter trasferire il nostro disegno dalla carta sulla tela con gli ultimi due metodi…

Terzo metodo: usare un proiettore per pittura.

Eh si lo so! Ai vostri occhi questo sembra il metodo più veloce… Non è proprio così… Sicuramente se si ha una certa dimestichezza con le proporzioni e con il suo posizionamento può agevolare il lavoro ma, inizialmente si ha qualche difficoltà per sistemare il proiettore difronte alla tela cosa che allenerete con il tempo e con il suo utilizzo. Quindi… se le dimensioni del quadro da pingere vi spaventano, se vi hanno commissionato una parete di 3x2mt, se siete pigri… Questo metodo fa per voi! 😀

Cosa è un episcopio? E’ uguale ad un priettore per disegni?

Non tutti sanno che l’episcopio altro non è che quello che viene comunemente chiamato proiettore. Un episcopio può essere chiamato anche proiettore ma non è il suo nome corretto e, se vi trovaste a girare per negozi alla ricerca di questo oggetto, potreste essere fraintesi. La differenza è che l’episcopio è un oggetto creato appositamente per agevolare il lavoro degli artisti quando volevano trasferire il bozzetto, da loro stessi creato, su una parte o tela di vaste dimensioni. Il proiettore è più comunemente usato e conosciuto per proiettare diapositive, pellicole, video o film su appositi supporti.

Come funzionano gli episcopi?

Gli episcopi moderni sono costituiti da un corpo, solitamente di forma piramidale, dove, alla base, si posiziona il disegno da proiettare sulla tela. Il disegno deve essere opaco quindi va benissimo anche stampato su carta o cartoncino preferibilmente bianco. Sulla parte alta della forma piramidale dell’episcopio ci sono una serie di specchi, una lampadina e delle lenti che ci permetteranno di riflettere la nostra immagine sulla tela, sulla tavola, sul muro o su qualunque altro supporto scelto.

Come scegliere un episcopio?

Esistono in commercio abbastanza modelli di episcopi… Un episcopio, come dicevamo, altro non è che un sistema con cui si può riflettere, e quindi proiettare, il nostro disegno su tela, precedentemente disegnato a mano o stampato su carta. Quello che conta, a questo punto, è sceglierne uno che sia funzionale, luminoso e, magari, duraturo nel tempo. 🙂

Lista di episcopi in vendita sul mercato.

Vediamo insieme una lista di proiettori che offre oggi il mercato gentilmente offerta da questo sito web che è stato così minuzioso e specifico che sarebbe un oltraggio scriverne una nuova 🙂 e di cui riporto anche il piccolo ma utilissimo schema riassuntivo.

 

Modello
Area di copia per originali
Lampada
Ingrandimenti
Riduzioni
Proiezione Verticale
Utilizzo consigliato
Tracer Jr.
9×9 cm
20W Basso Consumo
10X
Hobbystico
Tracer
13×13 cm
23W Basso Consumo
14X
Hobby, Decorazione; ecc.
Reflecta XL
15×15 cm
300W Alogena
30X
Trompe l’oeil; Grafica; Artigianato; Illustrazione; ecc.
Prism
18×18 cm
500W Alogena
20X
O
O *
Decorazione; Grafica; Artigianato; Illustrazione; ecc.
Super Prism
18×18 cm
500W Alogena
20X
O
O *
Trompe l’oeil; Grafica; Artigianato; Illustrazione; Copie d’autore
Designer
15×15 cm
250W Incandescenza
30X
O
O *
Decorazione; Grafica; Artigianato; Illustrazione; ecc.
Designer Master
15×15 cm
250W Incandescenza
30X
O
O +
Decorazione; Grafica; Artigianato; Illustrazione; ecc.
Designer MasterII
15×15 cm
500W Incandescenza
30X
O
O +
Decorazione; Trompe l’oeil; Grafica; Artigianato; Illustrazione; Copie d’autore

 

Costi e caratteristiche degli episcopi.

Ovviamente i costi sono molto variabili in base alle caratteristiche, potete iniziare a farvi un’idea anche solo cercando un pò sul web o su eBay. In linea generale se volete iniziare a piccoli passi potete anche optare per un episcopio economico come i Tracer. Io ne ho uno Tracer da parecchi anni, acquistato a mia volta su eBay, che mi ha dato grandi soddisfazioni. E’ vero che i Tracer proprio per la loro economicità hanno bisogno di maggiori accortezze, ad esempio bisogna proiettare nel buio totale altrimenti non vedi nulla, ma il tratto è abbastanza nitido anche a metri di distanza e, sopratutto, è un oggetto molto duraturo! Poi se si vuole già optare per un episcopio medio-avanzato si può scegliere un Prism o, addirittura, Super-Prism… Che sono spettacolari! Si può proiettare anche con luce o penombra, i tratti sono definitissimi e riescono a proiettare anche le più minuziose sfumature di colore!!! Per la durata non vi so dire perchè non li ho mai avuti… Anche se, probabilomente, sarà il prossimo acquisto! 😀

Spero di esservi stata utile!

Al prossimo postsu come trasferire il nostro disegno sulla tela!

Stey Tuned!

Come vi avevo accennato nella prima pillola, in cui illustravo più che un metodo una dote, e nella seconda pillola, dove illustravo un metodo matematico, continuiamo a vedere come poter trasferire il nostro disegno dalla carta sulla tela per poi procedere con la pittura.

Secondo metodo: uncinetto?

Questo è il metodo più usato ed anche il più divertente. Consiste nel suddividere l’immagine da riprodurre con una griglia di quadrati, disegnati con la matita e creati in base alla dimensione della stampa. Generalmente questi quadrati è meglio crearli 1cmx1cm (se l’immagine è abbastanza grande) e verranno riportati sulla tela dove si deve trasferire il disegno. Ovviamente si deve partire dal numero di quadrati creato dalla griglia sulla foto d’origine per poi trasferirli sulla tela dividendo i rispettivi lati della tela per il numero dei quadrati contenuto nella foto della prova digitale. Esempio: avete una immagine di partenza di 5x7cm potete suddividerla con una griglia di 5x5mm ed avremo 10 quadrati sul lato da 5cm e 14 quadratini nel lato da 7cm adesso basta prendere la nostra tela (presumibilmente 50x70cm) e suddividere il lato piu corto per 10 ed il lato piu lungo per 14 in modo da sapere ogni quando dobbiamo tirare una retta per suddividere lo spazio della tela. E qui viene il bello!!!! 😀 la creazione della griglia sulla tela non avviene con la matita che magari potrebbe macchiare la tela, soprattuto se si ha intenzione di usare colori chiari che verrebbero sporcati dalla matita scura o se si ha intenzione di lasciare il bianco della tela in evidenza, ma avviene attraverso dei fili di cotone abilmente tirati con delle puntine posizionate ad una distanza, l’una dall’altra, che abbiamo ricavato dividendo i lati per il numero di quadrati creati nell’immagine di riferimento.

Tutto chiaro?

Se avete dubbi, incertezze o domande varie, scrivetemi pure!

Stay Tuned!

Come trasferire il vostro disegno sulla tela: quattro metodi diversi in pillole!

Ci sono almeno quattro tecniche per assicurarsi che la prova digitale del tuo quadro Pop Art possa essere trasferita perfettamente ed integralmente in tutte le sue proporzioni sulla tela, noi le illustreremo tutte nei minimi dettagli, dando anche qualche consiglio e suggerendo qualche trucchetto per evitare problemi, errori, o danni al colore quando lo appiccheremo.

Bene, si inizia!!! 😀

Metodo zero, il più arduo: le misurazioni ad occhio.

Beh, questo non è un vero e proprio metodo… È piu un dono di natura o una attitudine sviluppata con l’allenamento 🙂 …se vi accorgete che date molta attenzione ai dettagli, che azzeccate le proporzioni di un oggetto o ne indovinate le misure, provate a copiare tutto il contorno della figura su tela (magari prima provate a fare il disegno su cartoncino per misurare la percentuale d’errore) se siete bravi allora non avete bisogno di andare avanti a leggere questo tutorial 😀 altrimenti, i successivi punti in elenco, illustrano i tre metodi tipici.

Unico suggerimento? Non partite disegnando prima tutti i contorni esterni… Quando disegnate basatevi sempre su quello che si trova piu vicino a quello che state già disegnando, esempio: se abbiamo un volto e state disegnando l’orecchio non andate all’opposto a disegnare, che so, il contorno delle labbra ma tenetevi sempre nel circondario, passate dall’orecchio alla basetta, al mento e poi alle labbra… Questo vi aiuterà ad avere una giusta trasposizione delle proporzioni.

E per questa pillola è tuto!!! Arrivederci al prossimo metodo! 😀

Stay Tuned!